Quando parliamo di rilascio mio-fasciale, ci riferiamo a tecniche utilizzate in ambito sportivo,fisioterapico ed osteopatico per permettere il ripristino delle funzionalità di scorrimento della fascia muscolare tramite l’uso di operazioni manuali,oppure dell’ormai famosissimo Foam roller.
Per chi non li conoscesse,vi lascio qui sotto, una veloce descrizione che ne elenca i benefici e le principali caratteristiche per cui viene utilizzato.
ADERENZE MIOFASCIALI
Il sistema miofasciale spesso cade in preda ad aderenze provocate da posture scorrette o attività sportive o lavorative molto intense.
A lungo andare queste aderenze possono arrivare perfino a danneggiare i tessuti ed alterare la loro funzionalità.
Quando queste aderenze diventano dei veri e propri blocchi si avrà dolore (anche cronico) e rigidità e ci sarà grande difficoltà di scorrimento del tessuto tissutale durante le fasi di contrazione ed allungamento muscolare.
Più le aderenze sono vicine ad un nervo più si percepirà formicolio ed irradiazione del dolore.

Come possiamo osservare dall’immagine in alto i muscoli del corpo sono disposti in fasce ordinate avvolte da guaine di tessuto connettivale in modo da formare una rete estesa chiamata sistema miofasciale (“mio” viene dal latino e significa muscolo, “fascia” si riferisce al tessuto connettivo).
La così dette aderenze o restrizioni che colpiscono il sistema miofasciale sono causate da sport o da attività poco equilibrate (cattive posture, traumi e gesti ripetitivi) che alla lunga danneggiano i tessuti muscolo scheletrici e ne alterano le normali funzionalità.
In seguito a stress di questo tipo i fibroblasti presenti all’interno dei tessuti connettivali maggiormente sollecitati reagiscono aumentando la produzione di collagene sino a formare, nei casi più estremi, veri e propri fasci microscopici di tessuto fibroso tra gli spazi interstiziali dei tessuti muscolo scheletrici portando a rigidità e dolore.
Le aderenze, inoltre, ostacolano il fisiologico scorrimento tissutale durante le fasi di contrazione e allungamento muscolare.
COME POSSIAMO RISOLVERE QUESTO TIPO DI SITUAZIONE?
E’ qui che entra in gioco il Self Myofascial Release (SMR) o rilascio miofasciale.
Questa può a tutti gli effetti essere considerata una tecnica di stretching che è stata adottata in tutto il settore del fitness.
I rulli di schiuma sono diventati facilmente accessibili, sia condivisi in palestra, sia acquistabili in quasi tutti i negozi di articoli sportivi, e possono così essere acquistati con un investimento minimo. Utilizzando il foam roller puoi ottenere il miglioramento della flessibilità, il recupero muscolare, l’efficienza del movimento, inibire i muscoli iperattivi, ridurre il dolore con pochi minuti di applicazione.
PERCHE’ L’AUTO MASSAGGIO MIOFASCIALE
L’auto massaggio miofasciale (SMR) può essere eseguito con una varietà di strumenti diversi oltre che con il foam roller, anche con palle mediche, rulli palmari o altri dispositivi.
I rulli variano in densità, struttura superficiale, e si modificano anche in funzione della temperatura.
Qualunque sia lo strumento o la variazione selezionata, l’auto massaggio si concentra sui sistemi neurali e fasciali del corpo che possono essere negativamente influenzati da cattiva postura, movimenti ripetitivi o movimenti poco funzionali.
L’auto-massaggio miofasciale si basa sul principio di inibizione autogeno. Il tessuto muscolare scheletrico contiene fusi neuromuscolari e organi tendinei del Golgi (GTO), due recettori neurali.
I fusi muscolari sono recettori sensoriali che corrono parallelamente alle fibre muscolari, e sono sensibili al cambiamento ed al grado di allungamento muscolare.
Quando stimolati, causano un riflesso di stiramento miotatico che fa sì che il muscolo si contragga.
I recettori GTO, situati nelle giunzioni muscolo tendinee, sono stimolati da un cambiamento del grado di tensione, e quando sono stimolati causano un rilassamento del muscolo.
Quando una variazione di tensione è mantenuta per una intensità e durata adeguata, l’attività del fuso muscolare è inibita causando una diminuzione dell’attività dei punti di trigger, accompagnata da una riduzione del dolore .
In termini più semplici, quando la pressione del corpo contro il rullo di schiuma è esercitata sul punto di trigger, il GTO “spegnerà” l’attività del fuso muscolare permettendo alle fibre muscolari di allungarsi, snodarsi e riallinearsi.
I BENEFICI DELL’AUTOTRATTAMENTO
I benefici comprendono:
• correzione degli squilibri muscolari.
• rilassamento muscolare.
• miglioramento della motilità articolare.
• maggiore efficienza neuromuscolare.
• ridotto indolenzimento e migliore recupero del tessuto.
• soppressione/riduzione della sensibilità dei punti di trigger e del dolore.
• diminuzione dell’ipertono neuromuscolare.
• fornire rapporti ottimali lunghezza-tensione.
• diminuire gli effetti complessivi di stress sul sistema di movimento umano.
Qui sotto vi lascio alcuni video per capire come poter utilizzare il rullo per operare correttamente sui punti di trigger ed eseguire un auto trattamento al tensore della fascia lata,ischio crurali,tricipiti,quadricipiti e zona lombare.
CONCLUSIONI
Il foam roller dovrebbe essere utilizzato prima delle attività di stretching statico o dinamico, migliorando così la capacità del tessuto di allungarsi durante le attività di stretching.
Il rotolamento può essere fatto anche come parte del defaticamento.
Le attività di rotolamento devono essere eseguite sui tessuti identificati come iperattivi durante il processo di valutazione preliminare.
Spero che questo articolo sia stato come sempre di vostro interesse.
Buona lettura e buon automassaggio. 😉