LA LORO IMPORTANZA NELLO SPORT E NELLA VITA
Un argomento sicuramente affascinante e di una vastità di contenuti e ricerche notevoli, riguarda l’importanza di quello che comunemente nel fitness e nei vari sport viene definito in modo un po’ “grezzo”come Stretching. Ma vediamo di addentrarci in modo più approfondito su questo tema interessante e su quali differenze esistono tra un allungamento muscolare e una mobilizzazione delle articolazioni.
L’ALLUNGAMENTO MUSCOLARE
La parola stretching è di origine anglosassone e significa stiramento, allungamento. Questo termine è di frequente utilizzo nel mondo dello sport e della palestra, ma non sempre se ne comprende l’importanza e il significato reale.
Negli anni lo stretching è stato oggetto di numerosi studi, intorno ai quali sono state sviluppate teorie e tecniche di applicazione. Fondamentalmente è un tipo di attività orientata all’allungamento muscolare, sia con finalità di prevenzione degli infortuni, che di recupero dopo l’allenamento.
Lo stretching, in condizioni non patologiche, si basa sul presupposto che maggiore allungamento ed elasticità muscolari possono voler dire maggiore ampiezza dei movimenti, maggiore forza, maggiore risparmio energetico e maggiore coordinazione.
I primi studi sullo stretching sono nati dalla semplice osservazione del mondo animale e dei comportamenti dell’uomo. Infatti è sufficiente far caso ai gesti di tutti noi appena svegli: ci stiracchiamo, ossia allunghiamo i muscoli che, durante le ore di riposo, si sono “irrigiditi” e “accorciati”. È perciò un’esigenza innata quella di allungarci per preparare il fisico ad una nuova giornata.
I muscoli possono essere paragonati a degli elastici che si allungano e accorciano, ma non sono capaci di accorciarsi molto, se prima non sono stati tesi abbastanza.
Esempio lampante è il tennista che, prima del servizio, “carica il colpo”, o meglio stira intere catene muscolari, per poi contrarle violentemente e colpire la pallina più forte possibile. È per questo che un muscolo rigido diventa debole allo stesso modo di un muscolo eccessivamente stirato.
LA MOBILITA’ ARTICOLARE
La mobilità articolare è la capacità di eseguire, nel rispetto dei limiti fisiologicamente imposti dalle articolazioni, dai muscoli e dalle strutture tendinee, tutti i movimenti con la massima ampiezza e naturalezza possibile.
È utilizzata in tutte le discipline sportive in quanto è considerata uno dei presupposti basilari per l’esecuzione di movimenti qualitativamente e quantitativamente migliori. È considerata una capacità complessa in quanto dipende sia da fattori neurologici sia da fattori anatomici.
Per questo motivo non è compresa tra le capacità coordinative, ne tanto meno tra quelle condizionali, ma ha un ruolo a se stante. È una capacità che involve rapidamente se non è costantemente allenata. Si valuta misurando il ROM cioè il “range of motion” delle varie articolazioni.
MOBILITA’ARTICOLARE E ALLUNGAMENTO MUSCOLARE SONO LA STESSA COSA?
Quando stiriamo l’apparato locomotore sottoponiamo diversi tessuti ad un allungamento: Quello muscolare, quello legamentoso, quello tendineo e connettivale.
Ogni tessuto ha caratteristiche ben distinte e risponde ai vari tipi di stretching in maniera differente. La prima grossa differenziazione da fare è tra l’apparato articolare (legamenti e capsula) e quello muscolo-tendineo.
Vi è una rilevante differenza tra la mobilità articolare e la flessibilità muscolare.
Per lavorare sull’apparato muscolare semplicemente basta stirarlo, essendo il muscolo un materiale viscoelastico:
Come un chewing-gum, quando viene allungato tende a ritornare alla sua forma originale, se però l’allungamento persiste nel tempo i tessuti si rilasciano e assumono leggermente una nuova conformazione.
Al contrario l’articolazione risponde meglio a circonduzioni e ampli movimenti piuttosto che ad allungamenti costanti nel tempo.
Con questa panoramica iniziale volevo chiudere questa prima parte riguardante la differenza tra allungamento muscolare e mobilità articolare.
Spesso confuse tra di loro, ma entrambe necessarie per migliorare la qualità di vita e aiutare a rallentare il normale processo di invecchiamento dei tessuti muscolari e tendinei nel corso degli anni. Nel prossimo articolo parleremo di alcune tecniche di allungamento utilizzate dalla maggior parte degli sportivi andando a sviscerarne pregi e difetti in modo approfondito.
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