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Negli ultimi anni la pratica osteopatica è diventata molto diffusa nel nostro paese.

Ritengo che professioni come questa siano in grado di dare vita ad un perfetto dualismo,in particolare con attività lavorative come quella del Chinesiologo o del Personal trainer.

Queste figure dopotutto hanno l’obiettivo in comune di garantire la guarigione e il miglioramento della salute dell’individuo attraverso modalità diverse ma strettamente correlate tra loro.

Per chi non lo sapesse l’osteopatia secondo la World Osteopathic Health Organization (WOHO), ”è un sistema affermato e riconosciuto di prevenzione sanitaria che si basa sul contatto manuale,per la diagnosi  e per il trattamento.Essa pone l’enfasi sull’integrità strutturale e funzionale del corpo e sulla tendenza intrinseca di esso ad auto-curarsi.”

I dolori causati dai pazienti non sempre rispecchiano il lato puramente muscolare,articolare o scheletrico,anzi in moltissimi casi ci si ritrova ad unire anche aspetti più prettamente viscerali,quindi in sostanza con la salute dei nostri organi interni e la loro corretta funzionalità.

Da queste prime informazioni possiamo capire benissimo che anche quando pratichiamo la nostra attività fisica preferita,spesso possiamo trovarci di fronte a problematiche e stati dolorosi dovuti non soltanto a danni o tensioni di origine strutturale,ma anche a problemi legati a stress,cattiva alimentazione ed errato stile di vita.

Quando l’osteopata entra in contatto con un atleta che presenta stati dolorosi possiamo affermare che 3 degli organi viscerali da visionare attentamente saranno sicuramente lo STOMACO,IL FEGATO e il COLON.

Anche per il chinesiologo questi 3 organi risultano strutture chiave perchè essi agiscono direttamente sul sistema nervoso.

Le informazioni raccolte dal sistema nervoso periferico rimbalzano al sistema nervoso centrale che raccoglie dati utili per esprimere al meglio le funzioni del nostro organismo.

La fitta rete di nervi presente nel nostro corpo agisce come una vera e propria rete autostradale.

Questa poi darà il via a tutta una serie di reazioni ormonali a seconda degli input ricevuti dei nostri sistemi afferenti.

Vediamo insieme come la figura dell’osteopata e Chinesiologo possano cooperare per risolvere una delle problematiche più ricorrenti del mondo moderno,LO STRESS!!!

 REAZIONI DA STRESS

Lo stress è una reazione fisiologica vitale in risposta a degli avvenimenti fisici,psicologici ed emotivi.

Le reazioni da stress sono controllate dall’asse ipotalamo-ipofisi-surrene e il cortisolo è considerato il vero e proprio ormone dello stress.

La funzioni di questo ormone sono:

1)GLUCOSTATICHE

2)ANTINFIAMMATORIE

3)RITENTORIE

4)ECCITABILITA’ DEL SNC

5)ANTIGONADOTROPE

6)CATABOLISMO MUSCOLARE

7)INIBIZIONE DELLA FUNZIONALITA’ TIROIDEA.

Il cortisolo quindi è un ormone che inibisce la risposta esasperata allo stress.

Può risultare utile in risposta a stati infiammatori o situazioni di forte impatto psicologico e fisico,ma allo stesso tempo molto pericoloso se questa sua alterata produzione non viene gestita in fase acuta.

FASI DELLO STRESS

Quando lo stress aumenta la prima reazione è simile ad una fase di ALLARME. Il cortisolo e il sistema ortosimpatico si attivano per far fronte alla situazione e il  sistema parasimpatico gestisce questo fenomeno che nei casi più contenuti rispetta il corretto svolgimento della naturale risposta fisiologica.

Quando invece entriamo nella fase più pericolosa della RESISTENZA,il cortisolo aumenta è di conseguenza il sistema immunitario,la funzionalità tiroidea e gli ormoni sessuali vanno in contro ad una diminuzione della loro azione.

ESAURIMENTO NERVOSO

L’ultima fase è quella che può portare all’ESAURIMENTO NERVOSO o nevrastenia,uno stato mentale che determina un certo turbamento emotivo e una particolare stanchezza di natura psico-fisica.

In genere,è una condizione acuta che ha una durata di insorgenza temporanea e improvvisa.

I sintomi più comuni sono sicuramente l’ansia,la preoccupazione e in casi più gravi disturbi depressivi.

Può essere trattata con l’utilizzo della psicoterapia,ma anche veicolando il soggetto al corretto svolgimento di attività fisica che lo porti a migliorare il profilo ormonale e neurologico.

L’osteopata e il chinesiologo in una fase acuta,possono lavorare in sintonia fornendo gli strumenti utili al superamento di una fase di acutizzazione dello stress.

ESERCIZIO FISICO NELLA FASE DI RESISTENZA ALLO STRESS

Assodato che la prima fase di ALLARME non sia stata superata dal solo intervento del sistema parasimpatico,ci troviamo di fronte a soggetti che sono all’interno di una fase di RESISTENZA.

Questi devono necessariamente lavorare con esercizi per lo più orientati all’aumento della forza(sistema anaerobico) che contrasteranno l’azione catabolica del cortisolo stesso.

Dal punto di vista ormonale l’esercizio fisico con sovraccarichi risulta da sempre ideale per promuovere il reclutamento delle unità motorie e l’incremento della massa magra con la naturale produzione di ormoni che promuovano l’anabolismo muscolare,quindi testosterone,gh e ormoni sessuali.

L’osteopata di riflesso gestirà la situazione lavorando attentamente sulla corretta respirazione diaframmatica che può risultare inalterata e influenzare quindi negativamente la risposta del sistema ortosimpatico generando lo stato di ansia. Qui la ricerca dell’equilibrio tra le funzioni del sistema orto e parasimpatico sono di fondamentale importanza.

Anche lo stomaco,con la presenza di un diaframma ”rigido” sarà attentamente da valutare .

Uno stomaco non perfettamente in salute può portare ad alterazioni miofasciali alterando la corretta respirazione con una iper-attivazione dei muscoli scaleni e dello sternocleidomastoideo(SCOM).

Inoltre a livello metabolico e ormonale questo si tradurrà in un’alterazione delle secrezioni dei succhi gastrici con relativa acidità e cattiva digestione.

L’acidità gastrica può portare ad un’infiammazione globale che interessa anche direttamente la componente muscolare.

ESERCIZIO FISICO IN UNA FASE DI ESAURIMENTO NERVOSO

Molto banalmente in un primo momento,data la situazione delicata del soggetto che si trova nella fase di esaurimento,sarà importante lavorare sulla mobilità articolare,sullo sblocco del diaframma e sull’utilizzo del myo fascial release tramite il foam roller.

Qui sotto vi rimando ad un’articolo che può essere utile nella gestione della pratica del rilascio miofasciale.

ADERENZE MIOFASCIALI E RILASCIO MIOFASCIALE

 

Contrariamente a quello che accadeva in una fase di resistenza,qui dobbiamo essere in grado di abbinare correttamente stimoli AEROBICI E ANAEROBICI,questo perchè con l’aumento del cortisolo e relativa resistenza insulinica,risulta fondamentale ridurre l’attività stimolante del pancreas.

Esercizi misti e diversificati come quelli del lavoro a circuito sono da privilegiare a discapito di un allenamento con intensità di carico elevate.

Stabilizzando a livello neurologico il sistema cardiovascolare e cardiorespiratorio ne beneficeranno anche il metabolismo basale con conseguente riduzione del grasso viscerale.

Ovviamente credo sia poco consono proporre una vera e propria routine allenante perchè ogni individuo dovrà adattarla in base al suo stato di forma e capacità da apprendimento della tecnica corretta.

Nonostante tutto in entrambe le fasi,gli esercizi che mi sento di consigliare a priori sono sempre i grandi multiarticolari con l’utilizzo di bilancieri,manubri,kettlebell e solo in casi estremi di macchine isotoniche.

CONCLUSIONI

Spero che questo articolo aiuti a delineare un quadro ben più complesso delle relazioni che correlano l’attività fisica alla gestione degli stressor fisici e psicologici.

Molti operatori del benessere possono fare la differenza quando si tratta di uscire da situazioni delicate e spero vivamente che questo possa aiutare chi lo leggerà a prendersi cura di sè,nel caso in cui queste situazioni possano verificarsi.