ANALISI PERSONALE
METODO SCIENTIFICO, PSEUDOSCIENZA, PSICOLOGIA, SPORT?
Quando parliamo di argomenti inerenti il dimagrimento e tutto ciò che ruota intorno ad esso, ci scontriamo indubbiamente di fronte ad uno scoglio particolarmente difficile da infrangere. Questo succede perché esso è influenzato da una moltitudine di fattori che vanno ben oltre il semplice calcolo delle calorie o dell’attività fisica svolta.
L’attività sportiva, l’alimentazione, lo stile di vita, stress, sesso, ambiente, clima, predisposizione genetica, biotipi morfologici e molto altro formano un quadro di una complessità disarmante. Nella società contemporanea la vita irrefrenabile e la voglia di possedere di più e con meno fatica possibile, mal si associano all’impegno necessario per andare incontro ad un cambiamento importante.
Un corpo che negli anni ha vissuto una situazione che lo ha portato a peggiorarsi e perdere di funzionalità non può tornare indietro in pochi mesi e questo è ancor più vero se non si è più dei giovincelli. Il consumo sfrenato purtroppo non è solo materiale e spesso gli alimenti e le bevande sono usate per lo più come sfogo, uno scudo che dona un senso di gratificazione per una mancanza esterna, affettiva, lavorativa o generica.
- Ma come si torna indietro dopo essere entrati nella spirale di una situazione simile?
- A chi possiamo rivolgerci per stare in salute e sentirci finalmente in forma smagliante?
Se ci pensate bene le figure che negli anni si sono poste in prima linea per il raggiungimento di un obiettivo tanto importante sono uno sproposito. Medici, dietisti, nutrizionisti, psicologi, personal trainer, allenatori e via dicendo.
Tutto questo perché a seconda della situazione in cui ci troviamo abbiamo bisogno di una figura specifica.
L’approccio mentale corretto è sicuramente un obiettivo primario, nulla può il corpo se non supportato da volontà e sacrificio nel perseguirlo fino in fondo.
Il marketing e l’industria vuole manipolare le persone rendendole schiave, lavorando su queste debolezze. Creme dimagranti, prodotti alimentari miracolosi, integratori assurdi che tutti noi potremmo cestinare immediatamente.
Nel titolo dell’articolo ho citato la “pseudoscienza” perché essa generalmente indica un insieme di teorie e pratiche che vogliono apparire scientifiche ma che non si fondano sul metodo scientifico sperimentale della scienza moderna.
L’industria del fitness e in particolare del dimagrimento è piena di pseudoscienza venduta con l’indottrinamento di molte pubblicità ingannevoli.
Se avete frequentato una palestra almeno una volta in vita vostra, avrete sicuramente sentito mille volte le classiche frasi : “Per dimagrire devi fare 1000 addominali al giorno”, “Oggi sto’ sudando tantissimo chissà quante calorie ho consumato o peggio ancora quanto grasso stò consumando” , oppure “Devo fare cardio perché altrimenti non dimagrisco” ecc.
Queste frasi denotano inconsapevolezza diffusa su tematiche che però non devono necessariamente ricadere come una forma di ignoranza del cliente inerme e non educato alle complesse leggi fisiologiche che regolano il corpo umano e la sua salute.
E’ proprio qui che entra in gioco la figura moderna di un Personal Trainer. Indubbiamente si dovrebbero aiutare le persone educandole ai concetti di base dell’allenamento e nutrizione portando nel tempo chi si affida alla sua competenza verso un miglioramento a 360° sul fisico e sulla mente senza tralasciare aspetti psicologici, migliorando la sua autostima e sicurezza.
Non nego che il lavoro in equipe con affiancati dei medici, nutrizionisti e psicologi sarebbe veramente una carta vincente se si potesse sperare facilmente in una sincera collaborazione.
Dopo questa premessa mi concentrerò su alcuni aspetti basilari che poi approfondirò più avanti su un articolo più complesso e dettagliato.
Usare l’attività aerobica per puntare alla corretta ricomposizione corporea?
Tutti quelli che mi conoscono sanno bene che non sono un grande sostenitore dell’attività aerobica di lunga durata quando devo programmare allenamenti per la perdita di grasso corporeo.
L’attività aerobica protratta nel tempo, sia ad alto livello che ad una intensità di tipo ricreativo, ha dimostrato di provocare un’infiammazione sistemica e di elevare il cortisolo. L’infiammazione cronica è negativa perchè provoca un invecchiamento precoce dei tessuti ed è in relazione a malattie cardiovascolari, diabete e cancro. Per chi pratica attività aerobica a livello ricreativo per una durata compresa tra i 20 ed i 45 minuti alcune volte alla settimana, l’esercizio aerobico induce un innalzamento del livello di cortisolo, un abbassamento degli ormoni androgeni, l’aumento dell’infiammazione generale e fa ben poco per promuovere la perdita di peso o di grasso.
“Gli effetti di una regolare attività aerobica sul grasso corporeo sono trascurabili”, scrive il ricercatore Stephen H. Boutcher nel suo articolo “High-Intensity Intermittent Exercise and Fat Loss.” (“Attività aerobica intermittente ad alta intensità e perdita di grasso”).
L’attività aerobica non aiuta a perdere grasso corporeo perchè crea una condizione ormonale che degrada i tessuti muscolari e impenna il cortisolo, e anche se state bruciando calorie, il deficit è raramente sufficiente a contrastare efficacemente l’ambiente ormonale catabolico.
La situazione è leggermente differente per gli atleti di elite o per chi pratica sport di endurance su lunghe distanze. La ricerca mostra che questi ultimi possono dover far fronte a stati ormonali catabolici ancora peggiori con livelli di cortisolo significativamente alti, provocati dall’intenso stress fisiologico portato dall’allenamento.
Tali atleti hanno anche livelli più bassi di testosterone e degli altri ormoni androgeni. Il cortisolo elevato e l’esposizione a biomarker infiammatori ha destato preoccupazione per gli effetti negativi sulla salute tra i ricercatori e gli allenatori, i quali hanno cominciato a cercare dei metodi per contrastare il problema.
Gli atleti di elite negli sport aerobici tendono ad avere una percentuale di grasso corporeo più bassa rispetto alla media della popolazione, ma la ricerca mostra che atleti impegnati in sport anaerobici come, ad esempio, gli sprinter, hanno una percentuale di grasso ancora inferiore.
Ciò accade perchè hanno più massa muscolare che aiuta a bruciare grasso e si allenano facendo sforzi brevi e intensi, attività che consuma il grasso. Alcuni studi mostrano anche che gli atleti di endurance che eseguono allenamenti per la forza come parte della loro preparazione atletica, hanno meno grasso corporeo rispetto a quelli che non li eseguono.
Per finire questa prima analisi personale ho raccolto i concetti chiave per dimagrire correttamente e guadagnare un corpo funzionale:
- DIFFIDATE DI CHI VI VENDE METODI MIRACOLOSI E PRIVI DI SACRIFICIO
- MUOVETE IL CULO, FATE ATTIVITA’ FISICA E CREATEVI ABITUDINI SALUTARI DA PERSEGUIRE CON COSTANZA
- FATEVI SEGUIRE DA ESPERTI DELLA NUTRIZIONE E DELL’ESERCIZIO FISICO
- ANALIZZATE CIO’ CHE VI FA SENTIRE MEGLIO E STUDIATE LE BASI DELLA CORRETTA ALIMENTAZIONE
- NON ABUSATE DELL’ATTIVITA’ AEROBICA
- ALLENATEVI AD ALTA INTENSITA’ USANDO IL SOVRACCARICO DEL VOSTRO CORPO O ATTREZZI COME MANUBRI, BILANCIERI, KETTLEBELL ECC
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