L’argomento della ginnastica della terza età e’ un tema che affronto con interesse e che ho particolarmente a cuore. Il mio primo lavoro come Chinesiologo dopo la Laurea in Scienze Motorie è stato quello a contatto con persone di questa fascia di età, compresa tra i 60 e gli 85 anni.
Ho avuto la fortuna di conoscere in un paio d’anni più di un centinaio di persone che vivono tra la zona di Tezze Valsugana e Borgo Valsugana coprendo un estensione di circa 30km di territorio in Trentino Alto Adige.
Quello che ho potuto constatare è che le persone che avevano preso questo impegno settimanale da molti anni erano notevolmente più in forma rispetto a chi aveva trascurato nel tempo i benefici di una ginnastica e stile di vita salutari.
Fare “ginnastica” significa fare una serie di movimenti ed esercizi per il benessere del proprio corpo, per il recupero della “forma fisica” (fitness nella terminologia anglosassone).
I tipi di ginnastica sono molteplici e ogni anno vengono proposti nuovi metodi ed esercizi. La materia è in continua evoluzione e attualmente l’offerta è notevole: una persona può avere difficoltà ad individuare l’ambito adatto alle proprie esigenze.
Al termine ginnastica si attribuiscono molti significati, dalla riabilitativa a quella indirizzata al potenziamento muscolare, dalla correttiva a quella che sconfina in una vera e propria attività sport-specifica.
Inoltre, esiste anche un’attività fisica basata su esercizi mirati ad alcune parti del corpo, difficilmente riproducibili per altri distretti corporei.
I BENEFICI DELLA GINNASTICA PER ANZIANI
- allunga la vita, tiene vivo l’intelletto,
- aumenta l’attenzione,
- la capacità critica e la coordinazione,
- favorisce il buon funzionamento di organi e apparati,
- migliora la circolazione, rinforza e preserva le articolazioni,
- modifica la massa corporea ottimizzando la massa magra e riducendo la massa grassa,
- agisce sull’apparato respiratorio (incrementando la funzionalità dei muscoli respiratori e l’articolarità tra vertebre e coste/sterno e incrementando o mantenendo l’elasticità tissutale dei polmoni),
- allontana l’evoluzione verso l’ipotrofia muscolare,
- l’osteoporosi e l’artrosi, ottimizza la funzione del sistema immunitario (contrasta l’insorgere di patologie cardiovascolari, dell’ipertensione e di malattie metaboliche come il diabete),
- è un ottimo antidepressivo e funge da aggregatore sociale.
La ginnastica per gli anziani, qualunque essa sia, deve essere concepita appositamente per la terza età, al fine di favorire la “flessibilità” muscolo-scheletrica, la capacità motoria e la correttezza posturale globale in persone che, per l’avanzata età, sono meno “sciolte” nei movimenti.
Quindi, è importante dire che il movimento correttamente eseguito fa bene a qualsiasi età; è bene praticarlo sempre, in ogni fase della vita, naturalmente rispettando i ritmi e le esigenze fisiche adeguate. l’attività fisica allunga la vita, tiene vivo l’intelletto, favorisce il buon funzionamento di organi e apparati. E’ un ottimo antidepressivo.
La ginnastica per gli anziani deve favorire alcuni aspetti principali, come la respirazione, il rilassamento e l’allungamento muscolare, una postura migliore e una maggiore padronanza del proprio corpo, l’obiettivo perseguibile nell’anziano è di renderlo più sicuro nei movimenti, affinché possa essere meno timoroso nello spostarsi non accompagnato.
La ginnastica per la terza età dovrà prevedere molti esercizi di stretching, ossia di allungamento muscolare, che coinvolgano gli arti superiori e inferiori, la colonna vertebrale (rachide cervicale compreso), l’addome. Questi esercizi devono essere sempre eseguiti curando la sincronia con gli atti respiratori, fondamentale per un corretto equilibrio psico-fisico. La ginnastica per gli anziani comprende sia esercizi a corpo libero, sia l’impiego di attrezzi specifici.
CONCLUSIONI
Sono ormai numerosi gli studi che hanno dimostrato quanto l’attività fisica sia un ottimo mezzo per rallentare e rendere meno problematico il processo d’invecchiamento.
Fondamentale:
- esercizi graduali ripetuti a più riprese, abbinati alla respirazione e alla distensione muscolare;
- sapersi fermare quando si prova dolore, tenendo la posizione raggiunta per qualche secondo;
- attività continuativa che permette, con l’allenamento, il controllo del relativo aumento della frequenza cardiaca e respiratoria, che è fisiologico;
- ginnastica fatta insieme ad altre persone, come occasione di incontro e di stimolo reciproco
Da evitare:
- sforzo eccessivo;
- irrigidimento muscolare;
- passaggio brusco da una posizione a un’altra;
- attività fisica che provoca affanno, aumenta eccessivamente la frequenza cardiaca e quella respiratoria;
- performance estemporanee;
- attività concepita come lotta individuale
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