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Oggi voglio parlarvi di un tema centrale per il mio lavoro di allenatore e personal trainer, ossia quello del miglioramento della forza fisica nelle sue numerose sfaccettature e quello del condizionamento atletico aspecifico e specifico.
Nel 2019 avrò il piacere di intraprendere il percorso nello Strength and Conditioning delle 2 più importanti realtà internazionali riguardanti la preparazione atletica dei vari sport individuali e di squadra che attualmente corrispondono alla NSCA(National Strength and Conditioning Association) e la ISCI(International Strength and Conditioning Institute di Carlo Buzzichelli.
A questo punto pero’ per  fare chiarezza assoluta vediamo veramente cosa si intende per questo insieme di terminologie.
Lo Strength and Conditioning o più semplicemente Conditioning, è un termine anglosassone che costituisce nel suo insieme un’espressione che mira a definire la completa (da intendersi come: specializzata, programmata e periodizzata) preparazione fisica di un atleta in relazione allo sport specifico.
Questo termine definisce dunque la misura di quanto un atleta sia in grado di soddisfare i bisogni di produzione energetica richiesti dal proprio sport specifico. Lo scopo dello Strength and Conditioning è quindi quello di incrementare e migliorare tramite l’ottimizzazione dei sistemi energetici del corpo umano le abilità specifiche neurali e metaboliche dell’atleta a questi sistemi collegate, ovvero:
  • Forza massimale
  • Potenza massimale
  • Forza Veloce
  • Forza Resistente
  • Capacità Aerobica
  • Potenza Aerobica
  • Potenza Resistente
Lo Strength & Conditioning in definitiva mira a coordinare al massimo delle loro potenzialità i sistemi energetici con tutti gli altri sistemi del corpo umano: nervoso, muscolare, endocrino, cardiovascolare ecc., al fine ultimo di renderli funzionali alla disciplina di riferimento, ovvero dare transfer sulla prestazione sportiva target.
Un programma efficace di Conditioning per essere funzionale deve essere:
1) Specifico in relazione all’atleta (se due persone diverse seguono lo stesso programma solo una beneficerà a pieno dell’allenamento).
2) Specifico in relazione al profilo energetico dell’attività di riferimento (lavorare con produzioni di lattato minori o maggiori rispetto al proprio sport, porterà a meno risultati).
3) Specifico in relazione all’abilità su cui si vuole lavorare (ogni movimento fa riferimento a schemi motori primari, potenziare altri programmi non si traduce, spesso, in risultati significativi).L’atleta di SDC che osserverà queste regole beneficerà notevolmente sul ring degli allenamenti di Conditioning inseriti nella sua preparazione.

PERCHE’ E’ IMPORTANTE LA PREPARAZIONE ATLETICA?

Per definizione il termine preparazione atletica o fisica, è considerata l’insieme di strategie e tecniche per migliorare la performance sportiva mediante l’attuazione di sistemi allenanti al fine di migliorare le capacità condizionali e coordinative.
In qualsiasi tipo disciplina sportiva, la preparazione atletica prevede l’esecuzione di esercizi fisici “generali” che interessano grandi masse muscolari e utilizzano muscoli anche diversi da quelli dominanti nella disciplina sportiva, di esercizi “specifici”, cioè esercizi che interessano con un gesto allenante differente muscoli coincidenti con quelli interessati dal gesto atletico, e infine esercizi “speciali”, ovvero esercizi che consistono nell’esecuzione di gesti identici alle attività di competizione.
Per preparazione si intende quindi il condizionamento fisico, muscolare e cardiorespiratorio, che mette uno sportivo nelle condizioni fisiologiche ottimali per poter affrontare una pratica sportiva con la massima efficienza possibile. E’ quindi fondamentale per l’atleta agonista ma ciò non significa che anche l’amatore non possa svolgere questo tipo di attività. I mezzi e le metodologie che vengono adottati per la preparazione atletica variano per ogni disciplina sportiva, ma il loro scopo è generalmente quello di migliorare la forza, la velocità, la resistenza, l’equilibrio, la coordinazione.
si parla di preparazione atletica (o fisica), quando vi è un aumento della capacità di lavoro dell’individuo, in vista di un determinata attività fisica.
Ma cosa intendiamo per lavoro? In fisica il lavoro è il prodotto di una forza per uno spostamento (L=F*S). Avvicinandoci al mondo sportivo possiamo dire che il lavoro è lo spostamento di un carico lungo una distanza. Il carico ovviamente può essere interno, come il nostro corpo o parti di esso, o esterno, quando un qualsiasi oggetto viene movimentato, e le distanze posso essere le più variabili dipanandosi o intersecando i tre piani di movimento.
Nello specifico, spostandoci dal discorso della fisica teorica a quello antropologico, si ha un aumento del lavoro rispetto ad una condizione precedente quando si ottiene un incremento in alcune caratteristiche, che si definiscono come capacità motorie, e che possiamo organizzare in un prerequisito ed in due macro aree: il prerequisito è la mobilità articolare, mentre le due macro aree sono le capacità coordinative e le
capacità condizionali (organico muscolari).
Prima di esporre e analizzare questi aspetti, non possiamo non rimarcare il fatto che la programmazione e la pianificazione dell’allenamento non possono modificare gli aspetti genetici, che rappresentano il bagaglio immodificabile dell’atleta e non possono variare. Basti pensare ad esempio all’altezza, alla densità ossea, al tipo di fibre muscolari, alla velocità di contrazione muscolare, o ancora agli aspetti mentali più o meno sviluppati, tutte caratteristiche che molte volte rappresentano i talenti determinanti il migliore o peggiore adattamento ad uno sport.

CONCLUSIONI

Se un atleta o sportivo amatoriale vuole essere certo di migliorare la sua condizione fisica dovrà tenere strettamente in considerazione l’importanza di lavorare sui fattori sopracitati. La preparazione atletica non è nata solo per lavorare in maniera priva di logica e farci sentire invincibili per la dura fatica accumulata in allenamento, ma è nata soprattutto per concentrare le energie mentali in una direzione che ci porti a migliorare la qualità delle nostre abilità motorie nel gesto specifico che andremo poi ad allenare.